Filippo Cattaneo Ponzoni è un chitarrista, cantante e compositore di Bergamo, Italia. Nel 2017 si è esibito sul palco del rinomato festival Rocce Rosse Blues, in Sardegna, come artista più giovane della sua storia. In questo festival negli anni hanno suonato artisti di fama mondiale tra cui B.B.
King, Eric Clapton, David Bowie, Yes e molti altri. Dal Febbraio 2018 è diventato il chitarrista di
Ghemon e con lui, oltre a esibirsi negli ultimi 3 tour, ha registrato in studio il singolo Criminale
Emozionale, uscito a Giugno 2017, Rose Viola, brano con il quale nel 2019 ha partecipato al Festival
di Sanremo e l’ultimo singolo Buona Stella, comparendo anche nel video uciale. Compare nell’ultimo album di Ghemon, “Scritto Nelle Stelle”, in uscita il 24 aprile. La collaborazione è ancora attiva. Sempre nel 2018 ha intrapreso un progetto musicale da solista suonando in vari locali e festival di tutta Italia. A Settembre 2019 partecipa al Moleto Hill Music Arts Festival, sotto la direzione artistica di Nick The Nighty. Il 7 Novembre 2019 è uscito il primo EP Strumentale: Symphonies. Dopo l’uscita di “Dimenticarmi di te” lo scorso 15 maggio, La Tua Alternativa è il titolo del secondo singolo del ventenne bergamasco Filippo Cattaneo Ponzoni, scritto e composto interamente da lui, prodotto insieme a Fabio Brignone e distribuito da Artist First. La canzone, che sarà disponibile su tutte le piattaforme a partire da mercoledì 1 luglio, dà il titolo alla prima fatica del giovane chitarrista in uscita nel 2020, un EP di cinque canzoni interamente scritte e composte da Filippo. Ne abbiamo parlato in quest’intervista.

L’intervista a Filippo Cattaneo Ponzoni
Ciao Filippo e benvenuto. Ci presenti “La Tua Alternativa”, il tuo nuovo singolo?
Ciao Leslie e agli amici di Free indie culture! Grazie! “La Tua Alternativa” parla di un isolamento interiore che permette, per un momento, di distaccarci da tutto quello che accade attorno a noi. Molte volte ci ritroviamo a pensare a tutte le cose negative che ci circondano e che non lasciano modo di vedere altro. Penso però che si possa sempre trovare la propria alternativa, a volte basta alzare lo sguardo e si trova davanti a noi.
Quanto la descrive bene il videoclip annesso?
Il videoclip descrive perfettamente questa canzone e il suo messaggio. L’idea è nata da Jacopo Ardolino, regista e fotografo italiano che stimo molto e che negli anni ha lavorato con molti artisti, come Ghemon, Mecna e Joan Thiele. Il video è basato su due piani sequenza mostrati in split screen e mette in scena due diversi tipi di isolamento: quello creativo che porta alla nascita della canzone e quello di chi ascoltandola si astrae, lasciandosi trasportare dalla musica.
Il singolo ha anche una bella copertina. Com’è stata realizzata?
La foto della copertina del singolo è stata scattata da Federica Cattaneo Ponzoni e poi lavorata da Paolo De Francesco, noto grafico bergamasco che ha lavorato con Zucchero, Diodato, Mika, Tiziano Ferro e molti altri artisti. Mi sono rivolto a Paolo dopo averlo conosciuto nel backstage di un concerto e per me è stato un onore che lui abbia abbia accettato con grande piacere di collaborare realizzando le copertine dei miei singoli.
Hai realizzato un EP omonimo: come è nato il progetto?
Inizialmente ho scritto due brani strumentali che ho pubblicato. Poi ho sentito l’esigenza di trasmettere le mie emozioni oltre che con la musica anche con le parole. Da lì sono nate le canzoni che faranno parte di questo mio primo EP.
Prima di tutto sei un chitarrista. Quando hai deciso di voler realizzare un disco solista?
Si è vero, nasce tutto dalla chitarra che è la mia vita e la mia grande passione. Allo stesso tempo ho cominciato a cantare e a studiare canto. Come trovo fantastico suonare e riarrangiare con il mio gusto e con il mio stile le canzoni con cui sono cresciuto e che amo, mi sono accorto che dentro di me nasceva l’esigenza di scrivere e di comunicare attraverso un processo creativo che, devo dire, mi è arrivato in modo molto naturale. Così è maturata l’idea di intraprendere un mio progetto personale.
Dal 2018 sei il chitarrista di Ghemon. Com’è lavorare con lui?
Suonare con Ghemon è davvero un’esperienza fantastica, ho la fortuna di suonare canzoni che mi piacciono molto, lui ama il gioco di squadra e questo fa sì che i musicisti siano coinvolti a 360 gradi nel suo progetto dando così vita ad un live davvero unico nel suo genere. Inoltre grazie a Ghemon ho calcato alcuni tra i palchi più importanti d’Italia, tra tutti cito il Primo Maggio di Roma del 2019. Ammiro molto il suo approccio alla musica e questo è stato per me fonte di un grande insegnamento. Da quando ho iniziato a suonare con lui sono maturato sia come musicista che come persona. Oltre ad essermi esibito con Ghemon negli ultimi tre tour ho registrato in studio “Criminale Emozionale”, “Rose Viola”, brano con cui ha partecipato a Sanremo nel 2019 e alcune canzoni del suo ultimo disco “Scritto Nelle Stelle”.

A gennaio hai presentato il tuo Ep sul palco di Germi, il locale milanese fondato da Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo, Francesca Risi e Gianluca Segale. Che tipo di esperienza è stata?
Germi è un posto magico dove c’è tanto fermento e dove scorre tanta arte. Suonare sul palco di Germi è un’esperienza molto intima, che ti permette di essere a stretto contatto con un pubblico speciale. Quella sera, tra i presenti oltre a Manuel Agnelli, c’era anche Ghemon. Per me è stato un momento importante nel quale ho avuto modo di presentare per la prima volta live le mie canzoni con due musicisti fantastici che mi accompagnano da tempo: Fabio Brignone al basso e Cesare Bergamelli alla batteria.
Che musica ascolta Filippo Cattaneo Ponzoni?
Mi piace vedere la musica senza barriere e quindi ascolto di tutto. Chiaramente ci sono delle preferenze e degli artisti che mi ispirano e che per me hanno un valore aggiunto importante. Tra questi non posso non citare nell’ambito chitarristico Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan, Jimi Hendrix, John Mayer, John Frusciante e B.B. King, ma sono solo alcuni.. Poi ci sono autori dai quali non si può prescindere: Lucio Battisti, Elton John, Jeff Buckley, Bruce Springsteen Neil Young, Prince, Frank Ocean, D’Angelo e anche qui la lista è solo indicativa. In tempi recenti tra gli artisti che mi hanno colpito di più ci sono Tom Misch, Michael Kiwanuka e Harry Styles.
E quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Il mio sogno è che la mia musica possa arrivare al maggior numero di persone, anche nella dimensione live e quindi il mio sogno nel cassetto è un domani di poter fare i tour nei palazzetti e negli stadi. Amo moltissimo la dimensione live. Secondo me è dal vivo che un artista può trasferire e condividere la propria musica e le proprie emozioni con il suo pubblico in modo speciale e totale.
Per salutarti ti chiedo come possiamo seguire i tuoi progetti e cosa hai in mente per i prossimi mesi.
Potete seguire i miei progetti dai miei social dove potete trovare tutti gli aggiornamenti:
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Nel 2020 uscirà il mio primo EP, ho iniziato a lavorare ad un nuovo disco e mi auguro che la situazione ci consenta di riprendere le attività live (in sicurezza), nelle prossime settimane sarò dal vivo con Ghemon in due date in Italia. Mi piacerebbe molto riuscire a essere inserito come opener nei tour di qualche artista per presentare il mio EP.
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