#AChatWith: Ida Scarlato

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Si intitola “Sinceramente” il primo disco della protagonista di #AChatWith di oggi, ovvero la giovane cantautrice Ida Scarlato. Uscito il 18 settembre 2020, prodotto dalla cantautrice Ida Scarlato e dal musicista Paolo Scarpino, “Sinceramente” è il suo debutto discografico. Interamente scritto e composto dalla cantautrice, eccetto “La forma dell’amore”, scritto a quattro mani. Formato da 8 tracce, possiamo definirlo un disco raffinato ed elegante, con una voce limpida in un mix di Pop, Musica D’Autore e Jazz, che ha lasciato spazio anche a una ricerca costante di contaminazioni, di sonorità, sound freschi e nuovi. Vede la preziosa collaborazione con un importante nome del panorama musicale Grazia Di Michele nel brano “La Forma dell’Amore”, scritto e composto dalle due cantautrici; e con un giovane talento Aldo Mazzei, dove hanno duettato insieme nel brano “Un Altro Finale”. Il disco è suonato da tre validi musicisti: Giuseppe Santelli al pianoforte, Renzo Genovese al basso e Simone Ritacca alla batteria. Hanno offerto il loro contributo anche il chitarrista Massimo Garritano, che ha suonato nel brano “La forma dell’amore”, dando ad essa un’identità, il sassofonista Jerry Popolo, che ha colorato elegantemente “Sinceramente (Tuami)” e “Tutti i miei giorni”, e Guido Scarlato, che ha impreziosito con la sua fisarmonica “Un altro finale” e “La forma dell’amore”. E’ un disco che non ha filtri, sincero e fedele.. la cantautrice si mette a nudo offrendo la sua visione della vita.

Ne abbiamo parlato in quest’intervista.

Ciao Ida, come nasce il tuo nuovo disco, “Sinceramente”?

“Sinceramente” nasce dall’esigenza di presentarmi al pubblico con canzoni scritte da me. Dopo aver raccolto quelle che rappresentavano i momenti vissuti più significativi, mi sono chiusa in studio di registrazione per dare una forma, musicale ed emotiva, ad ogni canzone, impiegando tempo e attenzione. Questo mio primo disco è un piccolo sogno uscito fuori dal cassetto.

Con te ha lavorato il musicista Paolo Scarpino, che tipo di incontro artistico c’è stato?

Vivendo nella stessa città, avevo già sentito parlare di Paolo e della sua sensibilità musicale; in seguito ad un primo incontro conoscitivo, è rimasto entusiasta del mio progetto tanto da voler subito iniziare a produrre insieme le canzoni. Abbiamo trascorso ore, giorni, a dedicare occhi e orecchie ai brani, sino a trovare il suono che più mi rappresentasse. Il contributo che ha dato alla realizzazione dell’album è stato fondamentale, e poi ha saputo sopportare i miei sbalzi d’umore musicali!

Ci parleresti della genesi de “La forma dell’amore”, l’unico brano scritto a quattro mani?

Le mani che hanno scritto “La forma dell’amore” sono della splendida Grazia Di Michele; al suo testo, gentilmente donatomi, ho composto la musica. Senza programma nulla, abbiamo fatto quello che l’altra avrebbe voluto, ritrovandoci sullo stesso binario: conosco Grazia da tanti anni, osserva da lontano il mio percorso musicale, e sono onorata che abbia accettato il mio invito a prendere parte al progetto. A definire l’identità e la forma della canzone, ci hanno pensato, inoltre, Massimo Garritano, alla chitarra elettrica, e Guido Scarlato, alla fisarmonica.

Qual è il tuo genere musicale preferito?

Amo il cantautorato italiano; do molto peso alle parole, tanto da commuovervi anche solo quando ho davanti una persona con una buona arte dell’oratoria. Mi affascina il saper comunicare, anche sottovoce, piuttosto che la grande tecnica vocale. Mi piace essere sorpresa, e la musica riesce a farlo spesso, soprattutto quando si tratta di jazz: altro genere che preferisco.

Cosa ti ispira nella scrittura?

Un luogo, una persona, un paio d’occhi, un tramonto, una carezza. Mi ispira il vivere quotidiano, ma anche chi o cosa irrompe prepotentemente per chiedere il suo spazio, ed io glielo concedo, sempre, attraverso una canzone. Poi cerco di ascoltare tutto intorno a me, perché la musica vuole essere trovata: anche in un supermercato può nascondersi una nuova storia da raccontare.

Come nasce la passione per la musica di Ida Scarlato e quali sono i suoi sogni nel cassetto?

 Non ricordo esattamente quando o come è nata, ma guardando al passato, mi accorgo che c’è sempre stata. Dopo esser stata incoraggiata dalla professoressa di musica delle scuole medie alle prime esibizioni in pubblico, ho iniziato a studiare canto in un’accademia della mia città, per poi decidere di approfondire i miei studi in Conservatorio, dove tuttora studio canto jazz. Alla smisurata passione per la musica, associo lo studio, per far sì che niente sia un regalo, bensì frutto di tanto impegno. Sogno di arrivare al cuore delle persone grazie alle mie canzoni, condividere le mie storie, e potermi riempire delle loro.

Infine, quali sono i tuoi prossimi progetti?

Assolutamente suonare dal vivo l’intero album e permettere a queste canzoni di viaggiare e reinventarsi.

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