La canzone di oggi è firmata Ghemon e si intitola “Questioni di principio“. Un brano introspettivo, onesto, coinvolgente. «È un pezzo a cui tengo molto», ha detto Ghemon in un’intervista. «Ho maturato la coscienza di dire: sono succube di quello che dicono gli altri? Se li ascolto non sono io, se non li ascolto sono egocentrico. Il senso del pezzo è capire il potere delle scelte, di dire no quando ci va. Non è una cosa facile». E’ una canzone che parla di come ci si sente quando si sceglie di non piegarsi a certi atteggiamenti poco trasparenti, che sacrificano l’identità di chi le accetta. Quando si giura fedeltà alla propria integrità e non al portafoglio. Quando si continua a lottare anziché arrendersi alla via più facile.
Buon ascolto!
Questioni di principio – il testo
Potrei accarezzare la mia imperfezione
Ma mi circondo spesso di persone
Che analizzano ogni errore sotto al microscopio
Incutermi timore è il solo loro scopo
In base a quel giudizio stare sull’attenti
Potrei in effetti badare solo ai difetti
E passare le mie notti a digrignare i denti
Per certe cose è d’obbligo il condizionale
Ma dal futuro voglio la felicità
Non un render tridimensionale
Potrei appoggiare chi poi mi dirà
Che mi devo ridimensionare
O farmi sottovalutare
Potrei evitare ogni istinto chiaro e distinto
Potrei farlo però non devo
No, no non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però non devo
No, no, non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però
Ho imparato sempre a mie spese come va il mondo
Certe volte devo mettere i confini a chi mi gira attorno
È la folle idea che il dolore sia quasi un mio comfort
È un banale cliché
Potrei dire che non mi è mai importato di arrivare primo
La gente percepisce come una minaccia
Quello che non le è vicino
Più condivido i limiti che sfido e più a qualcuno do fastidio
Chissà in che piaga gli ho infilato il dito
Potrei restare in silenzio il resto del tempo
Potrei
Potrei farlo però non devo
No, no non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però non devo
No, no, non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però
Potrei abbandonare tutta la mia vita
In mano a qualche guru, qualche life coach
Ma ho deciso di trovare solo la mia voce
E il processo di ricerca non è il più veloce
I dubbi sono come vuoti d’aria
E stare qua su in piccionaia ti assicuro che non è dolce
Ma porto fieramente la mia croce
Ho avuto un’intuizione forse troppo precoce
Potrei diventare un avvoltoio
Contare i nemici come tacche sul cuoio
Fare proprio come uno dei tanti impostori
O stare su una torre d’avorio
Giurare fedeltà al portafoglio
Da qui all’obitorio
Però non è quello che voglio
Potrei farlo però non devo
No, no non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però non devo
No, no, non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però
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